27 giugno 2013

- Rosslyn chapel














Nel cuore della Scozia, il paesino dove è avvenuto con successo il primo esperimento di clonazione animale (la pecora Dolly) ospita anche uno dei luoghi più famosi (se non il più famoso) per gli appassionati di esoterismo: la cappella dei Saint-Clair.
Città scozzese dal nome gaelico (Ros="dirupo", Lyn="acqua che scorre"), legata quindi a doppio filo con la storia dei Celti, che già consideravano Rosslyn una località sacra. In più, con un sito particolarmente noto a coloro che seguono la storia dei cavalieri del Tempio: la famosa Cappella fatta costruire dal Conte William di St. Clair (o Sinclair) dove le croci templari sono presenti in quantità.

Sembra il luogo giusto per custodire nei secoli un importante segreto; nasconde molte reminescenze di antichi culti babilonesi ed egizi, richiami alla cultura celtica e scandinava, fino alle più recenti mistiche di tradizione ebraica e cristiana. Strano, se si pensa che nacque come luogo per ospitare la sepoltura "cristiana" del conte – qui sepolto - e fu costruita in soli quattro anni tra l'equinozio d'autunno del 1446 e lo stesso 21 settembre del 1450.

Ammirata e citata da Walter Scott, William Wordsworth e Lord Byron, la Rosslyn Chapel fu eretta da Sir William Sinclair, terzo e ultimo Principe delle Orcadi, alto esponente della Massoneria e amante della cultura ermetica; egli era anche un discendente del St.Clair che partecipò alla prima crociata contribuendo alla nascita dei Templari. Dopo la morte di Sir William, suo figlio Oliver proseguì parte dei lavori di completamento della cappella. All'epoca della Riforma, la cappella fu abbandonata: a Roslin si dice che gli abitanti del villaggio misero in salvo le statue che adornavano la cappella, portandole via e nascondendole tanto bene da fare in modo che non fossero mai più ritrovate. Solo negli anni successivi gli eredi di William Sinclair riaprirono la cappella e cominciarono a ristrutturarla. Dal 1997 l'edificio è ricoperto in parte da una struttura di acciaio che ne protegge il tetto e che permette ai visitatori di ammirare da vicino i particolari esterni.
La Rosslyn Chapel, detta anche Collegiata di San Matteo, è riccamente decorata con simboli biblici, massonici, pagani e appartenenti alla tradizione dei templari. Elementi decorativi rappresentanti scene della vita di Gesù si incrociano con figure umane, angeli, margherite, rose, gigli, stelle, foglie, piante di mais (uno dei misteri della cappella dal momento che al tempo della sua costruzione il mais non era stato ancora scoperto: si racconta che Henry St. Clair, nonno di William, abbia raggiunto prima di Cristoforo Colombo, assieme a Sir James Gunn of Clyth e al veneziano Antonio Zeno, le coste americane) e "green men", uomini verdi, considerati figure mitologiche pagane (a Rosslyn ce ne dovrebbero essere 109, nascosti tra le varie sculture), elementi che non si trovano in nessun'altra cappella risalente al XV secolo.
La Rosslyn Chapel è stata da sempre indicata come uno dei luoghi più misteriosi di tutta l'Europa del nord: la leggenda racconta che Sir William la costruì servendosi di templari travestiti da scalpellini, quegli stessi templari che erano sfuggiti alla persecuzione del 1307. Si sa inoltre che sotto la cappella sono custoditi i resti di diciannove signori Sinclair, sepolti senza bara e ricoperti della propria armatura, ma nessuno è entrato nei sotterranei di Rosslyn dal 1650-1652.
Circolano varie leggende su Rosslyn: qualcuno sostiene che qui si celi un segno segreto che, una volta decifrato, rivelerebbe l'ubicazione del Santo Graal (ma si fa presente che a Rosslyn ci sono milioni di piccoli 'Graal': le croci dentellate presenti sullo stemma della dinastia Sinclair, sono dette "engrailed crosses"); altri che a Rosslyn sia sepolto il tesoro dei Templari; altri ancora che da qui si diramano "lay lines", linee di energia che attraversano la Gran Bretagna.
Secondo la leggenda più famosa, il Graal è custodito all'interno della Colonna dell'Apprendista, in uno scrigno di piombo.
Le leggende che circolano su Rosslyn sono spesso arricchite dalla presenza di fantasmi, in particolare dalle figure di un cavaliere nero e di una dama bianca, entrambi, si racconta, frequentano le rovine del vicino castello di Roslin, di monaci e di templari. Si racconta inoltre che ogni volta che un discendente del Principe delle Orcadi muore, la cappella appare avvolta dalle fiamme, un fenomeno che Walter Scott descrive nel poema "Il Lamento dell'Ultimo Menestrello".
Ci sono inoltre coloro che affermano che la Rosslyn Chapel riproduca la pianta del Tempio di Salomone a Gerusalemme, e, per provarlo, indicano come la Colonna dell'Apprendista (foto di apertura), la colonna più ornata di tutta la cappella e rappresentante figure tratte dalla mitologia nordica, e la Colonna del Maestro rappresentino le colonne di Boaz e Jachin situate nel Tempio di Salomone, ma citano anche la storia dell'Apprendista (un capomastro invidioso uccise l'apprendista che lo superò in bravura nella costruzione della più bella colonna della Cappella) accostandola alla leggenda massonica di Hiram Abiff, architetto del re Salomone, ucciso da tre compagni perché negava loro l'avanzamento al grado di maestro. Attenti visitatori potranno scoprire tra le altre sculture anche ritratti dell'Apprendista, di sua madre e del Maestro.

Cospirazionisti, romantici e fan di Dan Brown si recano ogni giorno entusiasti a Rosslyn, ma gli storici locali, rifiutando le varie teorie sulla Cappella, fanno loro notare che "Il Codice Da Vinci" non è altro che un puzzle abilmente costruito studiando volumi e volumi di leggende sul Santo Graal.
Che "Il Codice Da Vinci" sia un romanzo fantastico poco importa: al negozio di souvenir accanto alla cappella assicurano che turisti a Rosslyn ce ne sono sempre stati, e annunciano che la troupe del film tratto dal romanzo di Dan Brown, e che avrà come protagonisti Audrey Tatou, nel ruolo di Sophie Neveu, e Tom Hanks, in quello del professor Robert Langdon, abbia fatto un sopralluogo a Rosslyn prima di girare.


- Stonehenge.














Stonehenge (pietra sospesa, da stone, pietra, ed henge, che deriva da hang, sospendere: in riferimento agli architravi) è un sito neolitico che si trova vicino ad Amesbury nello Wiltshire, Inghilterra, circa 13 chilometri a nord-ovest di Salisbury sulla Piana di Salisbury. È composto da un insieme circolare di grosse pietre erette, conosciute come megaliti.
Il sito è stato aggiunto alla lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1986. Le pietre di Stonehenge sono allineate con un significato particolare ai punti di solstizio ed equinozio. Di conseguenza alcuni sostengono che Stonehenge rappresenti un "antico osservatorio astronomico", anche se l'importanza del suo uso per tale scopo è dibattuta.

Stonehenge all'alba del solstizio d'estate (21 giugno 2005), con una folla di 19.000 persone che hanno aspettato l'alba tutta la notte
Oltre che meta del turismo di massa, Stonehenge è attualmente luogo di pellegrinaggio per molti seguaci del Celtismo, della Wicca e di altre religioni neopagane, e fu teatro di un festival musicale libero tra il 1972 e il 1984; nel 1985 tale festival fu bandito dal governo britannico a causa del violento confronto tra la polizia e alcuni partecipanti che divenne noto come la Battaglia di Beanfield.
La pietra dell'altare: un blocco di cinque metri di arenaria verde. Le pietre principali sono composte da una forma estremamente dura di arenaria silicea, che si trova naturalmente circa trenta chilometri più a nord, sulle Marlborough Downs. La struttura interna, conosciuta come "Bluestone Horseshoe" è costituita di pietre molto più piccole, che pesano in media quattro tonnellate. Queste pietre sono state estratte dalle Montagne Preseli, nel Galles sud-occidentale. Sono principalmente di dolorite ma comprendono esempi di riolite, arenaria e ceneri calcaree vulcaniche.

La pietra del tallone
La pietra del tallone un tempo conosciuta come Tallone del Frate (in inglese "Friar's Heel", un'anglicizzazione del gallese "Ffreya sul", da Ffreya, dea celtica della fertilità, e sul, giorno del sole). Un racconto popolare, che non può essere datato a prima del XVII secolo, spiega così le origini del nome di questa pietra:
Il diavolo comprò le pietre da una donna in Irlanda, le avvolse e le portò sulla piana di Salisbury. Una delle pietre cadde nel fiume Avon, le altre vennero portate sulla piana. Il diavolo allora gridò, "Nessuno scoprirà mai come queste pietre sono arrivate fin qui". Un frate rispose, "Questo è ciò che credi!", allora il diavolo lanciò una delle pietre contro il frate e lo colpì su un tallone. La pietra si incastrò nel terreno, ed è ancora lì.
Teoria sulla costruzione 

Posizione geografica del sito archeologico di Stonehenge
Le pietre più grandi, in gres (dal peso di 25/50 tonnellate), sono state tagliate da una collina distante 30 km dal sito archeologico, e vennero probabilmente trasportate attraverso delle slitte che scivolavano su rulli in legno, tirate con corde di cuoio da decine di uomini. 
Le pietre di dimensioni inferiori sono state invece tagliate in Galles, ad una distanza di oltre 200 km dal sito, e vennero trasportate su imbarcazioni. 
Le pietre che costituivano gli elementi verticali venivano prima trascinate in corrispondenza di un foro sul terreno, quindi venivano fatte scivolare all'interno del foro con l'ausilio di un sistema di leva appoggiate a un "castello" di tronchi. La pietra veniva poi sistemata in verticale tirandola con delle funi, e il foro veniva riempito con sassi. 
Una volta che erano state alzate le pietre verticali, si aggiungeva l'architrave alzandola poco alla volta attraverso la costruzione di un fasciame di legname e l'uso di leve. 
Indagini scientifiche 
Il primo studio per osservare e capire il monumento venne condotto intorno al 1640 da John Aubrey. Egli proclamò Stonehenge opera dei Druidi: questa idea fu grandemente diffusa da William Stukeley. Aubrey realizzò inoltre i primi disegni con le misure del luogo, che consentirono una migliore analisi della sua forma e del suo significato. Grazie a questo lavoro, fu in grado di attribuire una funzione astronomica o di calendario alla disposizione delle pietre.
L'architetto John Wood intraprese la prima vera accurata indagine di Stonehenge nel 1740. Tuttavia l'interpretazione di Wood del monumento, considerato come un luogo di riti pagani, è stata fortemente criticata da Stukeley, che considerava i Druidi non come pagani, ma come patriarchi biblici. Prima della fine dell'Ottocento John Lubbock riuscì a far risalire il luogo all'età del bronzo, basandosi sul ritrovamento di oggetti di bronzo sulle colline vicine. I primi tentativi identificano le persone che avevano intrapreso questo colossale progetto è stato da tempo smitizzato. Mentre ci sono stati pochi ma preziosi studi sulla via di teorie reali, per determinare chi costruì il monumento o perché; vi può essere un accertamento di ciò che è conosciuto come fatto reale e ciò che è stato smentito.
Datazione radiocarbonica 
La datazione radiocarbonica del sito indica che la costruzione del monumento fu intrapresa intorno al 3100 a.C. e si concluse intorno al 1600 a.C. Ciò consente l'eliminazione di alcune teorie che erano state ipotizzate. La teoria secondo la quale i Druidi erano forse stati gli artefici dell'opera è la più popolare; tuttavia la società dei Celti, che istituì il sacerdozio dei Druidi, si diffuse solamente dopo l'anno 300 a.C. Inoltre è improbabile che i Druidi avessero utilizzato il sito per i sacrifici, dal momento che eseguivano parte dei loro rituali nei boschi o in montagna, zone più adatte di un campo aperto per i "rituali della terra". Il fatto che i Romani giunsero per la prima volta sull'isola britannica quando Giulio Cesare guidò una spedizione nel 55 a.C., nega le teorie di Inigo Jones e di altri, secondo cui Stonehenge sarebbe stato costruito come un tempio romano.
Primi riferimenti a Stonehenge 
Lo scrittore greco Diodoro Siculo (I secolo a.C.) potrebbe fare riferimento a Stonehenge in un passo della sua Bibliotheca historica. Citando Ecateo di Abdera, uno storico del IV secolo e "certi altri", Diodoro dice che "in una terra oltre i Celti" (cioè la Gallia) c'è "un'isola non più piccola della Sicilia" nel mare del nord chiamata Hyperborea, chiamata così perché è al di là del luogo di origine del vento del nord o Borea. Gli abitanti di questo luogo principalmente adorano Apollo, e c'è "sia una magnifica zona sacra di Apollo sia un tempio notevole che è adornato con molte offerte votive ed è di forma sferica". Alcuni scrittori hanno suggerito che l'"Hyperborea" di Diodoro forse indica la Gran Bretagna e che il tempio di forma sferica può essere un primo riferimento iniziale di Stonehenge. Uno storico locale ha asserito che "il recinto di Apollo" può riferirsi al campo vicino di Vespasiano. Tuttavia l'archeologo Aubrey Burl ha rilevato che altre parti della descrizione di Diodoro la rendono scarsamente adeguata a Stonehenge e al suo circondario. Diodoro dice anche che in quella zona Apollo (intendendo il sole o la luna) "sfiorava la terra ad un'altezza molto bassa". Tuttavia sia il sole sia la luna si muovono sempre molto al di sopra dell'orizzonte alla latitudine di Stronehenge; è solo 500 miglia più a nord di quanto possano essere osservati che rimangono vicino all'orizzonte.
Dispute su Stonehenge
C'è dibattito circa l'età della costruzione, ma la maggior parte degli archeologi ritiene sia stato costruito tra il 2500 a.C. e il 2000 a.C. L'edificazione del terrapieno circolare e del fossato sono state datate al 3100 a.C.
Dall'inizio dell'Ottocento molte pietre caddero e furono messe nella loro posizione attuale dagli ingegneri vittoriani. Secondo studi recenti i lavori di ristrutturazione si protrassero fino agli anni '70 del Novecento, introducendo modifiche sostanziali nella disposizione originaria: Certo, ammettono gli archeologi dell'English Heritage, senza tutti questi lavori Stonehenge avrebbe un aspetto molto diverso. Pochissime pietre sono ancora esattamente nel posto dove furono erette millenni fa. 
A tre chilometri di distanza da Stonehenge è stato ritrovato da ricercatori della National Geographic Society un villaggio risalente al 2600 a.C. composto da circa venticinque piccole case. Si ritiene che fossero utilizzate per ospitare i costruttori del complesso, o i visitatori di qualche cerimonia. 


L'asse di Stonehenge è diretto verso la posizione del sole nel solstizio d'estate. Per tale motivo si pensa che si tratti di un osservatorio astronomico
Si crede che Stonehenge sia una sorta di osservatorio astronomico preistorico in quanto l'asse di Stonehenge è orientato in direzione dell'alba nei solstizi estivi ma non invernali.
Leggende su Stonehenge 
Stonehenge è associato alla leggenda di Re Artù. Goffredo di Monmouth disse che il mago Merlino diresse la sua rimozione dall'Irlanda, dove era stato costruito sul Monte Killaraus, da Giganti che portarono le pietre dall'Africa. Dopo essere stato ricostruito vicino ad Amesbury, Goffredo narra come, prima Uther Pendragon, e poi Costantino III, vennero seppelliti all'interno dell'anello di pietre. In molti punti della sua Historia Regum Britanniae Goffredo mischia la leggenda britannica con la sua immaginazione; è suggestivo il fatto che colleghi Ambrosio Aureliano con questo monumento preistorico, portando come prova la connessione tra "Ambrosius" e la vicina "Amesbury". Stonehenge è inoltre associato a molte altre leggende. I Druidi ad esempio utilizzavano queste enormi pietre come templi sacri dove si recavano sovente a pregare.